Lettore

martedì 9 dicembre 2014



Lurida bolgia

A quei tempi almeno esisteva l'educazione, se non regnava, ogni tanto qualcuno la ricordava.
Poi immagino quei luoghi, che chiamavano "case di tolleranza", dove tutto era tollerato, all'infuori dell'impossibile alla mente umana. Ora in ogni angolo delle strade, dovrebbe esserci scritto "Vicolo dell'intolleranza" a ricordarci che in ogni via, piazza, casa appartamento dobbiamo fare i conti con questa realtà.
La differenza è che non si paga a mezz'ora un'ora o sveltina, la si paga per la vita.

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