Lettore

domenica 10 agosto 2014

Quella sera il pub è strapieno, appuntamento con amici, per bere qualcosa... di troppo.
Ci siamo fatti scarrozzare da un bus, sapevamo a cosa andavamo incontro.
Stupidi che siamo arrivo nel letto e manco ricordo il mio nome, mi giro nelle lenzuola e sembra giorno, lo è, la birra doppio malto cinese era disgustosa al sapore.
Striscio come una lucertola appoggiando i gomiti stile marines, arrivato nel bagno occhi semichiusi prendo un minimo di mira decente, intravedo i fantasmi sotto forma di Sgarbi che mi dice “Occhio a come la fai”... continuo a pisciare pensando di bagnarlo a dovere ma lui non c'è più.
Ecco i fumi dell'alcool mi fanno avere visioni strane, una donna si riflette nel mio specchio quadrato, questo è pure troppo, non riuscirei sicuramente a scoparla, glielo dico con stile. “Scusami penso proprio che per come sono messo, non riuscirei nemmeno a capire dove l'ho messo".
Penso ad alta voce che questo non può essere reale e la prima cosa che trovo è un bicchiere, dove mi sono lavato i denti un anno fa, lo riempio e lo tiro in direzione dello specchio e lei sparisce.
Non devo più bere se questi sono i postumi, ritorno a letto, ma in cuor mio spero di trovarla, le mie certezze rimangono in una mano, mentre mi addormento.


  Scritto da Sereno notturno

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